l' amico di infanzia 1a parte

Conoscevo Enzo da quando avevamo 6 e cinque anni.
Era una amicizia normale da bambini, senza niente di strano. giocavamo insieme, e crescendo, si parlava di ragazze, delle prime esperienze, omettendo quelle più particolari.

Un giorno, lui aveva fatto 18 anni, mi disse che la ragazza per regalo gli aveva fatto un bel pompino con ingoio.
"Bel regalo" dissi io facendo l' occhiolino
"Però, il pompino migliore me lo ha fatto un mio amico" disse lui ridendo.
"E' vero, un ragazzo sa meglio come e dove toccare" risposi io senza pensarci
"Ahh te lo sei fatto fare anche tu" rispose lui
Arrossii immediatamente e cominciai a balbettare, e prima che riuscissi a inventare unascusa, lui insistette:
"Ahh, non te lo hanno fatto, lo hai fatto! non preoccuparti, non lo dirò a nessuno" disse lui ridendo.
Mi tranquillizzai un pò.. che figuraccia avevo fatto.
Lui continuò a parlare come se non fosse successo nulla, ed io ormai non ci pensavo più finchè lui non lo tirò fuori.
Gli e lo avevo già visto, sotto la doccia in piscina, e di sfuggita le volte che compravamo i giornali pornografici a metà.. ma poi ognuno continuava per proprio conto. rivederlo in tiro mi fece uno strano effetto. da una parte volevo scappare a nascondermi, dall' altra vedere quel cazzo dritto, grosso mi eccitava.
"Dai, fammi vedere come li fai"
dopo alcuni istanti mi inginocchiai e cominciai a leccarlo dalla punta alla base lungo tutta l' asta.

I suoi gemiti mi fecero capire che gradiva, allora mi lasciai andare un pò di più. poggio le labbra sulla punta le dischiudo e comincio a pomparlo.
"Si continua, sei bravo" mi incita lui
continuo a pomparlo per alcuni minuti finchè non sento di suoi gemiti che sta per venire, faccio per togliere la bocca, ma lui con la mano mi blocca in maniera decisa
"Continua fino in fondo"
Continuo ancoa per pochi istanti, e sento il fiotto caldo ed aspro inondarmi la gola. vorrei tirarlo fuori ma lui mi tiene ancora. comincio a deglutire finchè non ingoio tutto.
"Sei meglio di Sara, ai livelli di quello che mi avevano fatto l' anno scorso" disse lui.

Per alcuni giorni non si parlò più dell' accaduto, finchè un giorno a casa mia, stavamo guardando la TV sul divano, lui mi prese la mano e me la poggio sul suo pacco. cominciai a palparlo e lo sentivo ingossarsi sotto la mano.
"Mi aspetti un minuto?" gli dissi
Andai nella mia camera e dal nascondiglio dove tenevo le mie cosettine, indossai un perizoma, reggicalze, ed autoreggenti e tornai dillà-
"Wow.. che bella troia che sei"
il suo cazzo dritto e duro mostrava il suo apprezzamento.
si tolse i pantaloni ed io di nuovo mi inginocchiai e lo ingoiai avidamente. continuavi finchè lui non mi bloccò.
"vediamo quanto sei troia" mi disse
mi fece sdraiare a pancia in su e si posò le mie gambe sulle sue spalle. poi si spostò, sputò sul mio culo, infilò frettolosamente due dita
"mmmm non sei verginella di culo"
"no" risposi ma mi zittì
mi mise una mano in bocca, mi alzò le gambe come prima, poggiò il suo cazzo sul buco e lo infilò
Non si era preoccupato di aggiustarlo bene sul buco, ne tanto meno di fare piano;
un colpo secco di reni e mi penetrò di botto nel culo, facendomi fare un urlo soffocato dalla sua stessa mano.
mi montò come una furia per un quarto d' ora uscendo di tanto in tanto e rientrandomi. ormai il mio culo si era abituato a quell' ingombro e non sentivo più dolore. mi piace e gemevo.
più gemevo più lui spingeva finchè lo sentii spignere con tutta la forza che aveva e esplodere in un gemito.
Stava venendo dento di me. era tanto e copioso, quando uscì lo sentii colare sul culo.
"MMMMMM che brva puttana che sei e me lo hai nascosto... ci rifaremo del tempo perduto"

Fine prima parte